Molto frequentato dagli studenti universitari, il sestiere Dorsoduro è probabilmente uno dei più suggestivi ed interessanti sestieri di Venezia. Leggermente appartato rispetto ai grandi flussi turistici che portano verso le strade del centro storico, in quest’area urbana residenziale si nascondono interessanti spunti storici ed artistici che vale la pena visitare.
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Dorsoduro Venezia: informazioni generali
Il sestiere Dorsoduro a Venezia deve il suo nome alle caratteristiche del suo terreno: “dorso duro”, cioè un lembo di terra più resistente e meno paludoso rispetto agli altri. Si tratta di una zona residenziale con oltre 15.000 abitanti. Qui sorge la sede dell’Università Ca’ Foscari, punto di riferimento per tanti studenti di tutta la regione.
E’ delimitato a nord dal Canal Grande, attraversabile a piedi grazie al Ponte dell’Accademia che consente di raggiungere il sestiere San Marco. A sud invece l’acqua della laguna e l’isola della Giudecca che formalmente fa ancora parte del sestiere Dorsoduro di Venezia.
10 cose da vedere a Dorsoduro Venezia
Quello che ti proponiamo è un itinerario da percorrere a piedi con 10 esperienze differenti che attraversa l’intero sestiere Dorsoduro di Venezia. Si parte da punta della Dogana, raggiungibile con la fermata del vaporetto “Salute”
1. Punta della dogana
E’ una della zone più caratteristiche di Venezia. Dall’alto ha una forma triangolare a punta che si affaccia direttamente sulla laguna e consente di vedere il Palazzo Ducale e di distinguere perfettamente le forme del Campanile di San Marco. Punta della Dogana, dove una volta sorgeva la dogana della Serenissima, è un luogo molto scenografico e che offre una vista straordinaria su tutta la laguna.
2. Basilica Santa Maria della Salute
Restiamo sempre in questa estremità del sestiere Dorsoduro per ammirare l’impontente Basilica di Santa Maria della Salute, capolavoro dell’architettura seicentesca veneziana. Fu eretta per ringraziare la Vergine per la fine della peste del 1630. La grande cupola esterna richiama quella della Basilica di San Pietro a Roma, diventando uno dei simboli che caratterizza l’orizzonte della città di Venezia.
3. Ca’ Dario
Proseguendo la passeggiata sulla parte settentrionale del sestiere Dorsoduro, ci imbattiamo in quello che viene definito il palazzo maledetto di Venezia. Palazzo Dario, o Ca’ Dario come lo chiamano i veneziani, fu realizzato alla fine del 1400 e nei secoli si è meritato davvero una brutta fama: tutti coloro che lo hanno acquistato sono rapidamente caduti in disgrazia o, peggio ancora, morti!
Sembra addirittura che la maledizione colpisca chi si interessi al suo acquisto: ad esempio nel 1964 il tenore Mario del Monaco ebbe un grave incidente automobilistico mentre si recava a Venezia proprio per visitare il palazzo. L’edificio, in stile gotico e dalla facciata inclinata, fu acquistato nel 1970 dal manager del gruppo rock The Who, Christopher “kit” Lambert che in breve cadde in disgrazia e dichiarò di dormire altrove per sfuggire alla maledizione di quella casa. Oggi è chiusa al pubblico ma il suo profilo è facilmente riconoscibile navigando sul Canal Grande.
4. Collezione Peggy Guggenheim
A circa 200 metri dalla Basilica è possibile visitare la Collezione Peggy Guggenheim, ospitata all’interno di Palazzo Venier dei Leone, edificio dalle forme caratteristiche e che raccoglie numerose opere d’arte della mecenate e collezionista americana Peggy Guggenheim.
Non si tratta di un museo, ma di un’esperienza che porta il visitatore alla scoperta dell’arte moderna della prima metà del XX secolo. Un consiglio? Da non perdere il giardino interno delle sculture.
5. Gallerie dell’Accademia
A 5 minuti a piedi dal Peggy Guggenheim sorge la più grande collezione d’arte al mondo di pittura veneziana e veneta. L’accademia nasce nel 1750 come scuola d’arte e già nel suo primo secolo di vita aveva raccolto da chiese e ordini religiosi soppressi dai decreti napoleonici. 24 sale espongono le tele di artisti del calibro di Tintoretto, Mantegna, Bellini.
Un consiglio? Cerca di evitare la domenica e, se possibile, arriva presto alle gallerie: si tratta di una meta molto ambita dai turisti. Meglio prenotare il biglietto on line in anticipo: la Galleria dell’Accademia è senza ombra di dubbio una delle cose da vedere assolutamente nel sestiere Dorsoduro di Venezia.
6. Squero di San Trovaso
Nella parte meridionale del sestiere Dorsoduro, incontriamo un edificio molto diverso agli altri. Architettonicamente sembra una casa di montagna: si tratta dello squero di San Trovaso. E’ uno dei più antichi e ancora oggi funzionante. Lo squero è un caratteristico cantiere navale veneziano per piccole imbarcazioni come gondole, sandoli o altri modelli di imbarcazioni tipici della laguna.
7. Ponte dei Pugni
E’ uno dei più caratteristici ponti di Venezia, non tanto per la sua bellezza o la sua architettura. Niente a che vedere ad esempio con il Ponte dei Sospiri, ma a valorizzare questo piccolo ponte è la storia che conserva.
Sul ponte dei Pugni infatti, si davano spesso battaglia due famiglie la cui rivalità si perdeva nella notte dei tempi: i Castellani e i Nicolotti che si sfidavano a colpi di pugni e risse sulla cima del ponte. Non essendoci all’epoca le ringhiere laterali, vinceva la fazione che riusciva a mantenere almeno un proprio uomo sul ponte, mentre tutti gli altri finivano in acqua.
8. Giardini di Ca’ Rezzonico
Una sosta piacevole e tranquilla in una zona molto frequentata della città. L’ingresso è gratuito e separato dall’edificio che ospita invece il Museo del Settecento Veneziano. Sempre curato e lontano dalla folla, qui puoi prenderti un attimo di sosta in questo itinerario magari trovando ristoro all’ombra dello splendido pergolato con glicine.
9. Campo Santa Margherita
Sapevi che, a parte Piazza San Marco, a Venezia non esistono piazze? Vengono chiamate Campi. Campo Santa Margherita è un luogo di ritrovo per tanti veneziani, dove si respira un’aria tranquilla e lontano dalle folle di turisti che sciamano da un’attrazione all’altra.
I veneziani lo considerano uno dei luoghi più vivi anche grazie alla presenza di tante attività locali (pescheria, fruttivendolo, …). Di sera la piazza diventa uno dei riferimenti per i ragazzi veneziani che frequentano i locali della zona, animando la movida notturna veneziana.
10. Chiesa di San Pantalon
Poco distante da Campo Santa Margherita che nasconde una delle opere d’arte più grandi e allo stesso tempo meno conosciute di Venezia. Entra all’interno della Chiesa di San Pantalon e volgi lo sguardo verso il soffitto: quello che può sembrarti un affresco è in realtà un dipinto olio su tela – sono 40 tele unite in realtà.
L’opera si chiama Il Martirio di San Pantalon e con i suoi 443 metri quadri di tela, viene considerato il dipinto più grande al mondo.
Fuori itinerario
Al di là del percorso guidato per il sestiere Dorsoduro, questo angolo di Venezia cela tante meraviglie che ti consigliamo di scoprire a piedi con una semplice passeggiata. Muoviti tra i canali, esplora la magnifica isola della Giudecca e prova i tanti ristoranti tipici della zona, non ne resterai deluso!