Palazzo Ducale Venezia Biglietti

Palazzo Ducale, Venezia: biglietti, orari 12 cose da vedere

Residenza del Doge, questo straordinario edificio nasconde tutta la storia di Venezia, dalle magnifiche stanze affrescate alle terribili prigioni.

Il Palazzo Ducale è il cuore politico dell’antica Serenissima: sale gigantesche, il Ponte dei Sospiri, le Prigioni e capolavori come il Paradiso di Tintoretto. In questa guida trovi biglietti e tour più comodi, un itinerario rapido per le sale imperdibili e consigli pratici su orari, accessibilità e tempi di visita.

Palazzo Ducale – In breve
  • Durata90–120 minuti (sale + Ponte dei Sospiri)
  • Orario miglioreMeglio 09:00–10:30 o dopo le 16:30
  • Biglietto/PassPrenotazione consigliata; esistono combinati (Musei di Piazza San Marco / Museum Pass)
  • AccessibilitàAscensore ai piani principali; Ponte dei Sospiri e Prigioni con scale

Palazzo Ducale, biglietti e prezzi

Viste le lunghe (lunghissime) file ogni giorno per accedere a questa attrazione, suggeriamo vivamente la prenotazione in anticipo online. Le opzioni sono sostanzialmente 4:

  • BIGLIETTO #1 – Solo ingresso “salta la coda” – comprende il percorso completo del Palazzo con il passaggio sul Ponte dei Sospiri verso le Prigioni. Ideale se vuoi muoverti da solo riducendo l’attesa.
  • BIGLIETTO #2 (IL PIÙ SCELTO) – Tour guidato combinato – San Marco + Ducale + Ponte dei Sospiri con guida ufficiale e accessi riservati. La scelta migliore se è la tua prima visita.
  • BIGLIETTO #3 – Itinerari Segreti (Piombi) – Dietro le quinte: cancelleria, stanze degli Inquisitori, celle sotto il tetto (la fuga di Casanova!). Posti limitati e vanno spesso in esaurimento.
  • BIGLIETTO #4 – Pass – Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri, Prigioni, Correr & Audioguide. Conviene se ti fermi a Venezia per più di un giorno.

12 cose da vedere in Palazzo Ducale

1) Porta della Carta (porta accanto alla Cattedrale)

Il sontuoso ingresso tardo-gotico di Giovanni e Bartolomeo Bon: decorazione fitta, simboli di giustizia e pietas civica. La statua del doge in ginocchio (oggi copia) rende l’idea della città come “Repubblica di leggi”.

2) Porta del Frumento (Ingresso dal molo)

È l’accesso storico sul lato della laguna. Varcata la soglia, entri subito nel mondo del potere veneziano: il contrasto tra esterno gotico e apparati rinascimentali interni racconta già la stratificazione del palazzo. Se arrivi dalla piazzetta, prima di entrare getta un’occhiata anche alla Porta della Carta (lato basilica): è la facciata-Manifesto della giustizia veneziana.

3) Cortile e i due pozzi

Il cortile è il primo grande spazio scenografico: a nord le murature più antiche in mattoni, a sud e ovest le facciate marmoree cinquecentesche. I due pozzi in bronzo (XVI secolo) erano preziose “cassette dell’acqua” pubbliche. Qui percepisci la sovrapposizione di fasi edilizie e capisci come il palazzo sia una “città nella città”.

4) Scala dei Giganti di Sansovino

Lo scalone esterno con Marte e Nettuno è il teatro delle incoronazioni dei dogi: la Repubblica si autorappresenta come potenza militare e marittima. L’impianto architettonico, severo e solenne, prepara alla salita verso i piani del potere. Fermati al pianerottolo per una vista d’insieme sul cortile.

Scala dei Giganti - Palazzo Ducale

5) Museo dell’Opera

Custodisce capitelli, statue e frammenti originali delle facciate, messi in salvo nell’Ottocento. È il luogo ideale per leggere i programmi figurativi (mestieri, virtù civiche, scene bibliche) e capire come il palazzo parlasse ai veneziani. Visita rapida ma illuminante: dopo, riconoscerai quegli stessi motivi all’esterno.

6) Scala d’Oro

Lo scalone cerimoniale, ricoperto di stucchi e dorature, porta al piano nobile. Non è solo ostentazione: qui avvenivano processioni e accessi regolati al cuore dello Stato. Dettagli da cercare: le allegorie di Giustizia e Sapienza, che “introducono” alle sale dove si decideva davvero.

7) Appartamenti del Doge

Ambienti di rappresentanza più che privati: soffitti lignei dipinti, tele celebrative, camini monumentali. Il doge è “primo tra pari”, sempre incorniciato dallo Stato. Gli apparati raccontano imprese navali, santi protettori e momenti chiave della Serenissima.

8) Anticollegio e Sala del Collegio

Nell’Anticollegio attendevano ambasciatori e delegazioni; la decorazione è una vetrina della grande pittura veneziana del Cinquecento. La Sala del Collegio era la sede delle udienze solenni con il doge: protocolli rigidissimi, etichetta, scenografie pittoriche che legittimano le decisioni.

9) Sala del Senato

Cuore della politica economica e diplomatica. Mappe, apparati marittimi e allegorie insistono sul ruolo di Venezia come potenza talassocratica. Qui si ragionava di dazi, flussi commerciali, rotte e trattati: la stabilità della Repubblica passava da questo tavolo.

10) Sala del Maggior Consiglio (con il “Paradiso”)

Una delle sale più grandi d’Europa, dove votavano fino a 1.500 patrizi. Sulle pareti la storia ufficiale della Repubblica; in alto la teoria dei dogi, con il vuoto di Marino Faliero. In testata, il gigantesco Paradiso di Tintoretto: non è solo pittura, è un manifesto politico-teologico della Venezia provvidenziale.

Paradiso di Tintoretto - Palazzo Ducale

11) Sala del Maggior Consiglio (con il “Paradiso”)

Una delle sale più grandi d’Europa, dove votavano fino a 1.500 patrizi. Sulle pareti la storia ufficiale della Repubblica; in alto la teoria dei dogi, con il vuoto di Marino Faliero. In testata, il gigantesco Paradiso di Tintoretto: non è solo pittura, è un manifesto politico-teologico della Venezia provvidenziale.

12) Sala dello Scrutinio e Armeria

Nella Sala dello Scrutinio si conteggiavano i voti: sulle pareti, battaglie e vittorie navali come repertorio identitario. La vicina Armeria espone oltre duemila pezzi: armature, archibugi, spade, strumenti d’assedio. È il completamento “tecnico” dell’immaginario militare veneziano.

13) Ponte dei Sospiri e Prigioni

Il famoso corridoio chiuso collega palazzo e Prigioni Nuove: attraversarlo significa passare dal rito della giustizia alla sua esecuzione. Celle strette, corridoi bassi, luce misurata: la controfaccia severa della splendida facciata sul molo. Qui si conclude il percorso, con l’eco delle storie (e dei sospiri) che il palazzo custodisce.

Itinerari segreti – Piombi e Cancelleria segreta

Il Palazzo Ducale non era solo rappresentanza: era macchina di governo. Accanto alle grandi aule (Maggior Consiglio, Senato, Collegio) c’era il braccio giudiziario e di sicurezza: magistrature come Quarantia, Avogaria di Comun (pubblici accusatori) e soprattutto il Consiglio dei Dieci, con i Tre Capi e gli Inquisitori di Stato. Per gestire indagini, intelligence, archivi sensibili e procedimenti riservati servivano uffici separati, corridoi tecnici, depositi, stanze d’interrogatorio: sono gli ambienti che oggi possono essere visti solo nei tour dedicati agli “itinerari segreti”.

La fuga dai piombi di Casanova

Giacomo Casanova fu rinchiuso ai Piombi nel 1756 con accuse che andavano dal libertinaggio a reati contro l’ordine pubblico. La sua evasione leggendaria – raccontata in Storia della mia fuga dai Piombi – passò per un foro praticato nel soffitto, una sortita nei sottotetti e il rientro nel palazzo da un abbaino, fino a uscire mescolandosi ai flussi del palazzo. Il tour non riproduce “passo passo” la fuga, ma consente di vedere gli ambienti carcerari e capire perché la sua impresa divenne parte del mito veneziano.

Curiosità sul Palazzo Ducale poco note

Le “Bocche di Leone”

Si tratta di antiche “cassette postali” molto caratteristiche. Dal tardo Cinquecento si potevano inserire denunce direttamente in queste fessure a forma di bocca di leone: i biglietti cadevano in una cassetta e passata agli uffici. In realtà le denunce venivano raccolte di rado e c’erano verifiche molto rigorose, così da evitare che chiunque potesse denunciare il proprio rivale.

La statua del Doge

Si trova presso la Porta della Carta ma è una copia ottocentesca. L’originale, con Francesco Foscari inginocchiato davanti al Leone (del 1442) fu distrutto nel 1797. L’attuale scultura è stata realizzata nel 1885, mentre la testa originale del Doge è conservato al Museo dell’Opera.

Il cortile è una macchina per l’acqua

Le due grandi vere da pozzo in bronzo, le balaustre che tutt’ora si vedono nel cortile interno, coprono in realtà due cisterne che raccoglievano l’acqua piovana filtrata dalla pavimentazione: un sistema idrico ingegnoso per rifornire il Palazzo Ducale.

Pozzi e Piombi non erano le stesse cose

I Pozzi erano celle umide situate nei piani più bassi. I Piombi, invece, erano dei locali ricavati sotto il tetto fatto in lastre di piombo (da cui il nome Piombi), riservati ai detenuti del Consiglio dei Dieci, spesso politici. Nonostante fossero entrambe delle prigioni, i Piombi avevano comunque condizioni meno dure dei Pozzi.

La tortura a Venezia: la “corda”

Nella Sala della Tortura (o del Tormento) l’inquisito veniva issato con le braccia legate dietro la schiena. La pratica cadde in disuso nel seicento, fino poi ad essere abolita del tutto nel settecento.

Orari di apertura

Palazzo Ducale è aperto tutti i giorni con orari che variano in base alla stagione e agli eventi.
Orario standard: indicativamente 09:00–19:00 (ultimo ingresso 1 h prima).
Aperture serali: in alta stagione e in alcuni weekend sono previste estensioni serali (fino alle 22:00–23:00).
Itinerari Segreti: seguono slot dedicati e vanno prenotati in anticipo.
Possibili chiusure straordinarie per allestimenti/mostre. Per le fasce aggiornate consulta sempre la pagina ufficiale di MUVE prima della visita.

Dove si trova

Piazza San Marco, lato molo (tra la Basilica e la laguna). Ingresso principale da Porta della Carta su piazza; accesso anche dal molo (Porta del Frumento) verso il bacino di San Marco.

Come arrivare

  • Dalla stazione S. Lucia / Piazzale Roma
    Linea 1 ACTV lungo Canal Grande → fermata San Marco Vallaresso (percorso panoramico).
    Linea 2 (quando attiva) → San Marco Giardinetti / Vallaresso (più rapida).
    – In alternativa 5.1San Zaccaria e 5 minuti a piedi lungo la riva.
  • Da Tronchetto
    Linea 2 → San Marco Giardinetti / Vallaresso.
  • Dal Lido
    Linea 1 o 5.2San Zaccaria/Vallaresso (10–15 minuti).
  • A piedi
    – Da Rialto: 15–20 minuti seguendo le frecce “San Marco”.
    – Da Accademia: 20–25 minuti attraverso Campo Santo Stefano → piazza.

Qual è l’orario migliore per evitare la coda al Palazzo Ducale?

Meglio entrare tra le 9.00 e le 10.30 oppure dopo le 16.30. Nei weekend e in alta stagione conviene sempre prenotare in anticipo e meglio ancora un tour “salta la coda”

Quanto dura la visita al Palazzo Ducale

Il percorso principale dura tra i 90 e 120 minuti. Se aggiungi anche gli itinerari segreti (Prigioni, Cancelleria, …) considera 2-2,5 ore.

Meglio biglietto singolo o tour combinato con San Marco?

Se è la prima volta, il combinato Basilica di San Marco + Palazzo Ducale + Ponte dei Sospiri è la scelta più completa e fa risparmiare soldi e tempo.

Il Palazzo Ducale è accessibile alle persone con mobilità ridotta?

I piani principali sono serviti da ascensore. Prigioni e Ponte dei Sospiri invece richiedono scale e non sono pienamente accessibili.

Serve prenotare gli Itinerari Segreti?

Si, i posti sono limitati e possono accedere solo piccoli gruppi per volta. Vanno prenotati in anticipo e l’accesso include anche il passaggio sul Ponte dei Sospiri verso le Prigioni.

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