In questa guida troverai una lista dei piatti tipici veneziani, quelli da assaggiare almeno una volta se ti trovi a Venezia o dintorni. Dai risotti ai primi fino ai dolci, ecco quale cibo tipico si può assaggiare nelle tradizionali trattorie veneziane. Ecco dunque cosa mangiare a Venezia.
Venezia non significa solo Piazza San Marco, vaporetto, turisti e laguna. Per chi sa esplorarla lontano dalle masse, Venezia è una città che sa raccontare delle storie uniche, fatte di mare, di uomini e di tradizioni millenarie (e di cicchetti).
Un popolo di marinai che ha saputo adeguare la sua cucina ai lunghi viaggi in giro per il Mediterraneo. E’ proprio per questa ragione che molti dei piatti tipici veneziani sono veloci e a base di pesce – che in mare certamente non mancava – o si prestano ad essere conservati nel tempo.
Molte delle tradizioni culinarie si possono assaggiare ancora oggi in alcuni ristoranti e nei tradizionali bacari di Venezia. Se hai in programma di visitare Venezia, ti consigliamo un tour tra queste antiche e colorite osterie veneziane.
Cosa mangiare a Venezia
Prima di partire con i piatti e le specialità veneziane, è necessario presentare l’alimento principe della cucina veneta: la polenta.
La polenta
La polenta nei piatti veneziani caratteristici non manca praticamente mai. E’ un alimento una volta considerato povero che accompagna un buon piatto di pesce, di carne, di verdure o di formaggi.
La polenta arrivò sulle tavole della laguna del 1500 dalle Americhe e rivoluzionò la dieta dei locali, una volta basata sui cereali. Ne esistono di diversi tipi: la gialla tradizionale preparata con la farina di mais, quella bianca, preparata con la farina di mais bianco, molto utilizzata anche nella provincia di Treviso. C’è anche chi prepara la polenta con la farina integrale o con la farina di grano saraceno.
Primi piatti tipici di Venezia
Bigoli in salsa
I bigoli sono una pasta fatta a mano simile a degli spessi spaghetti, con una superficie ruvida e molto porosa. E’ proprio per quest’ultima caratteristica che si addice l’abbinamento con la salsa.
I bigoli sono una specialità preparata in tutto il Veneto, spesso accompagnata con ragù di carne, ma soprattutto di pesce. Uno dei piatti tipici veneziani, cucinati durante le festività natalizie, sono proprio i bigoli in salsa. La salsa è a base di cipolle e acciughe fatte sciogliere lentamente in olio extra vergine di oliva.
I bigoli vengono prodotti con farina di grano tenero oppure con farina integrale – in tal caso si chiamano bigoli mori – e devono avere uno spessore di circa 2 millimetri. La pasta ha una consistenza più tenace rispetto ai tradizionali sughetti e la cremina a base di sarde e cipolle è il vero segreto.
Bigoli con l’anitra
E’ la variante a base di carne per chi non ama le cipolle. E’ un ragù cotto molto lentamente preparato con una carne tritata di petto d’anatra.
Con una bella spolverata con grana o meglio ancora con qualche formaggio ben stagionato che si produce nella zona montana del Veneto, questa pasta non ha davvero rivali!
Risotto de gò
Il risoto de gò è uno dei piatti tipici di Venezia e dintorni. Viene preparato con un pesce che si trova nella laguna e che ancora oggi si trova in vendita al mercato di Chioggia.
Anche se il ghiozzo è un pesce non tanto bello da vedere, viene utilizzato per preparare un buonissimo risotto, considerato da tutti i veneziani una vera prelibatezza. Anche perché si accompagna benissimo con i vini bianchi, altra specialità regionale di cui i veneti sono orgogliosi.
Risi e bisi
E’ un piatto tradizionale di tutta la cucina veneta di cui esistono tante varianti. Non è né un risotto né una minestra, visto che non viene preparato con la tradizionale tostatura del riso come si fa in Lombardia.
E’ un piatto che veniva preparato già nel 1500 per il 25 aprile, in occasione della festa di San Marco, patrono di Venezia. C’è chi li prepara con il brodo, chi con la pancetta, chi con il formaggio. Restano sempre e comunque molto buoni!
Scampi alla busèra
In italiano sono gli scampi alla busara, un piatto tipico non di Venezia ma della zona dell’Istria e di Fiume. Oggi questo straordinario piatto viene preparato in tutte le zone costiere dell’alto Adriatico.
Il nome potrebbe derivare dal termine croato buzara, il grosso pentolone in cui venivano cotti gli scampi. C’è anche chi dice che questo piatto venisse preparato con gli scarti e i crostacei non venduti, per cui si spacciava un piatto povero per una prelibatezza. Il termine busara potrebbe derivare infatti da “busaria” ovvero “bugiarda”.
Ottimi sia come primo piatto che come secondo piatto, sono il perfetto accompagnamento per una buona pasta lunga magari fatta a mano come spaghetti o linguine.
Secondi piatti tipici veneziani
Baccalà mantecato
Può sembrare incredibile ma il baccalà mantecato, la cui ricetta ha ormai più di 500 anni, deve le sue origini ad una tempesta. Era infatti il 1432 e il mercante Piero Querini navigava attorno al circolo polare artico e riuscì a trovare fortuna presso un’isola del mar baltico – oggi in Norvegia.
Gli abitanti si nutrivano di uno strano pesce che veniva essiccato al pallido sole dei climi del nord e aveva ottime capacità di conservazione. Quel bastone (“stock”) di pesce (“fish”) era proprio lo stoccafisso.
Fegato alla veneziana
In dialetto lo chiamano figà àea venessiana. Si tratta di una ricetta abbastanza veloce che sfrutta la caramellizzazione della cipolla che, in fase di cottura, tende a diventare dolce.
La preparazione è molto semplice: si fanno cuocere per circa 15-20 minuti le cipolle bianche – nella ricetta originale si usano quelle di Chioggia. Successivamente si porta a cottura rapida il fegato che col suo sapore intenso va ad attenuare la dolcezza della cipolla.
Sarde in saòr
Dobbiamo ammetterlo. La cucina tipica veneziana ama la cipolla. Anche in questo piatto infatti la ritroviamo, con uno stupendo abbinamento con il pesce.
E’ un piatto povero tipico della cucina veneziana. Si prepara con tanta – ma tanta! – cipolla e con le sarde, un pesce azzurro ricco di omega 3. Una prelibatezza economica da gustare in qualsiasi periodo dell’anno. Un piccolo segreto: dopo averlo preparato bisogna lasciarlo insaporire un paio di giorni!
Schie con la polenta
Le “schie” in dialetto veneto sono le schille, dei piccoli gamberetti di laguna. Vengono serviti sulla polenta bianca e hanno un sapore davvero eccezionale.
Le schie con la polenta sono un piatto tipico veneziano povero ma gustoso. Sono ottime sia come antipasto che come pasto completo. Ottimo il contrasto tra la polenta, più neutrale, e questi piccoli gamberetti dal sapore molto intenso di mare. Un contrasto che siamo sicuri amerete, provare per credere!
Le Moeche
Le moeche sono i granchi verdi che si trovano nella laguna, un segreto custodito per secoli dai pescatori di Burano e di Chioggia.
Durante la primavera e l’autunno i granchi fanno la muta, cioè perdono il guscio restando per un breve periodo indifesi. E’ proprio in questo momento che i pescatori li raccolgono, anche quando il nuovo carapace è ancora molle. Per questo venivano chiamati “mollecche”, da cui “moeche”.
Questo segreto venne svelato solo nel secondo dopo guerra alle nobili famiglie della Giudecca per diffondersi poi in tutta la laguna. Oggi le moeche sono un patrimonio da difendere, un presidio slow food. La ricetta è semplicissima: si infarinano e si friggono.
I dolci e la pasticceria
Potrai notare che la pasticceria veneziana trova le sue ricette tipiche nei biscotti. Questo perché una volta gli uomini viaggiavano spesso in mare e quindi avevano bisogno di alimenti che si conservassero a lungo. Inoltre le dame e i patrizi veneziani adoravano fare merenda con il tè e i biscotti. Ecco allora i dolci tipici veneziani.
I Baicoli
Sono dei biscotti secchi tipici della pasticceria veneziana. Nascono per l’esigenza di trasportare qualcosa di dolce e gustoso sulle navi mercantili, un croccante dessert per i marinai che non avesse problemi di conservazione.
I baicoli sono i biscottini secchi di Venezia, che iniziarono ad essere amati anche dalle nobildonne della Repubblica Serenissima, visto che si sposavano perfettamente con il tè.
La ricetta si basa su pochi ingredienti che devono essere quindi di qualità: farina, burro, zucchero e 1 albume. Il segreto della loro croccantezza? La doppia cottura e una lunga lavorazione che permette all’impasto di maturare.
Gli zaeti
Il termine “zaeti” in veneto significa gialletti e indica una tipologia di biscotti un po’ speziati che vengono preparati in autunno a Venezia.
Ottimi a colazione o a merenda, si prestano perfettamente per essere inzuppati nel latte, caffelatte o tè. In realtà questi biscotti hanno origine nella parte montana del Veneto dove si produce una farina di mais molto fine, adatta anche alla pasticceria.
Tra gli ingredienti infatti figurano farina 00, farina di mais, uova, burro, uvetta e buccia di limone. E’ proprio la farina di mais a conferire, oltre alla croccantezza, anche una certa consistenza granulosa. Sono entrati anche a far parte dei manuali scritti da Artusi.
Fritole veneziane
I piatti tipici veneziani sono spesso accompagnati da un evento o da un particolare periodo dell’anno. Ad esempio durante il Carnevale di Venezia si preparano queste piccole frittelle dolci. La loro storia è molto antica e sembra che già nel 1300 ci fosse addirittura una figura professionale: i fritoleri, un mestiere che durante il Rinascimento veniva tramandato di padre in figlio.
Nella ricetta originale, queste piccole palline fritte contengono uva passa, farina, zucchero, pinoli, latte e lievito. L’uva passa, per darle un sapore più forte e speziato, viene fatta ammorbidire con acqua e grappa. Il sapore è decisamente buono e una tira l’altra.
I bussolà e esse di Burano
Il bussolà buranello è una delle eccellenze di cui i veneziani sono più orgogliosi. E’ un biscotto aromatizzato alla vaniglia che tradizionalmente veniva preparato durante il periodo pasquale e venivano avvolti nella biancheria così da profumare tutto con quel caratteristico aroma di burro.
Hanno un colore tendente al giallo grazie alla presenza predominante del tuorlo. Sono dolcetti davvero molto gustosi che possono dare dipendenza 🙂
molto utili le informazioni per chi sta facendo una ricerca sui cibi tipici veneziani
Buongiorno gineppina,
ti consiglio di leggere anche la nostra guida allo street food di Venezia. Lo troverai di ispirazione, soprattutto se dovessi venire in città 🙂
Veneziaaaa?Città incantevole,dove tutto si miscela in un’atmosfera romantica tra il profumo che arriva dal mare e i calli stretti e consumati dal tempo dove le mura delle case e dei palazzi raccontano la storia ed il proprio vissuto,anche quello profuma.Incantevole nei suoi passaggi quasi segreti-Adoro Venezia
Venezia è da sempre la mia città preferita e unica. C’è sempre qualcosa da scoprire e sicuramente offre tanto a chi ci vive, chi viene da altre città e agli stranieri. Bisognerebbe rispettarla di più proprio per la sua unicità