Lo Squero di San Trovaso di Venezia è uno degli ultimi cantieri aperti per costruire e riparare le piccole imbarcazioni tipiche della laguna, come ad esempio le gondole. Un’architettura decisamente fuori contesto e che ricorda molto le case di montagna, come mai? È possibile visitare lo Squero di San Trovaso e cosa si può vedere?
In questa guida ti racconteremo la nostra esperienza in questo piccolo e antico cantiere navale a cui i veneziano sono tanto legati e che rappresenta la storia della Serenissima.
Ci troviamo nel caratteristico sestiere Dorsoduro di Venezia sul rio San Trovaso, in una zona un po’ più appartata dai grandi flussi turistici, ma davvero a pochi minuti a pieni dal centro storico. Quello che stiamo per visitare è lo squero più antico di Venezia, ricco di tradizione, storia e arte dei maestri squeraroli.
CURIOSITÀ – Che significa la parola squero?
Il termine squara deriva dal veneziano e sta ad indicare la squadra di persone – i maestri d’ascia, detti anche squeraroli – che lavorano alla costruzione di una barca. Secondo altre interpretazioni il termine potrebbe derivare dal greco eschariòn e significa “cantiere”.
Quella strana architettura dello Squero di San Trovaso
Dalle fotografie ve ne sarete certamente accorti: lo Squero di San Trovaso è davvero fuori contesto rispetto agli edifici tipici dell’architettura veneziana. La ragione è da ricercare nell’uso dei materiali e dei maestri che lavoravano in questo cantiere.
Sia il legname che il personale specializzato proveniva dal Cadore, una zona di montagna nella parte settentrionale del Veneto. L’architettura dello Squero di San Trovaso ricorda infatti proprio un’abitazione montanara. Ciò è anche dovuto al fatto che il tetto a spiovente offriva un riparo alle imbarcazioni e al legname, evitando che si bagnasse con la pioggia.
Dalla Serenissima a oggi, l’arte delle gondole
Ci sono le prime testimonianze dell’esistenza di questo piccolo cantiere navale già all’inizio del 1600. La tecnica con cui venivano realizzate le imbarcazioni e le gondole è rimasta praticamente invariata. Ancora oggi infatti la costruzione di una gondola viene fatta rigorosamente a mano e richiede addirittura 8 diversi tipi di legno e diversi mesi per la sua realizzazione. Sono necessarie circa 500 ore lavorative!
Ogni barca è come un’opera d’arte i cui segreti sono custoditi gelosamente dal suo squerarolo, il costruttore di gondole. Non ci sono progetti su carta e tutte le gondole sono personalizzate in base alle esigenze dell’acquirente.
Non ci sono argani o strumenti moderni di lavoro, le gondole vengono girate e varate completamente a braccia, così da rispettare l’eredità di una secolare tecnica di lavoro.
Le caratteristiche della gondola
La forma e le dimensioni delle gondole sono il frutto di un lavoro di ricerca e di perfezionamento tecnico che si è evoluto in secoli di storia. Oggi le caratteristiche sono fissate: ha una lunghezza di circa 11 metri, una lunghezza massima di 1,42 metri e un peso netto di 350 kg.
La forma è leggermente asimmettrica perché la parte destra è larga 2,4 centimetri in meno. Questo perché i maestri dello Squero di San Trovaso sapevano benissimo che “remare alla veneta” significa che il gondoliere conduce l’imbarcazione posizionato leggermente sulla sinistra bilanciando l’asimmetria.
È formata da oltre 200 pezzi di legno tutti fatti a mano e da alcuni pezzi di ferro, il più importante dei quali è il ferro di prua, che serve a bilanciare la posizione del gondoliere posizionato invece a poppa.
CURIOSITÀ: il ferro di prua è molto legato alla simbologia veneta. Ha tradizionalmente 6 barre rivolte in avanti per simboleggiare i 6 sestieri di Venezia. Il ferro che guarda indietro invece rappresenta la Giudecca. L’arco superiore rappresenta il ponte di Rialto, quello inferiore il Canal Grande. La sommità viene chiamata Cappello del Doge perché protegge tutti i sestieri.
Visita allo Squero di San Trovaso
Purtroppo non è possibile acquistare online – per ora – i biglietti per accedere al cantiere navale. Tuttavia sono organizzate regolarmente delle visite guidate della durata di circa 30 minuti. È sufficiente mandare una mail all’indirizzo: [email protected] e richiedere informazioni. Gli orari ti verrano specificati direttamente dagli organizzatori.
Il personale organizza anche delle escursioni in Bragozzo – el bragosso in dialetto, una tipica imbarcazione da pesca usata tra il 1700 e il 1800 dai pescatori veneziani. Chiedi informazioni alla mail sopra.
Come arrivare allo Squero di San Trovaso
A piedi
Lo Squero di San Trovaso di Venezia si trova a circa 20 minuti a piedi dalla Stazione di Santa Lucia. Segui le indicazioni sulla mappa: attraverserai il moderno e controverso Ponte della Costituzione progettato da Santiago Calatrava, costeggerai il Rio Novo fino ad arrivare con una piacevole passeggiata al cantiere navale.
In vaporetto
Non hai tanta voglia di camminare per Venezia ma preferisci avere un percorso più comodo e allo stesso tempo più panoramico? In tal caso puoi servirti della linea 2 del vaporetto ACTV direttamente dalla Stazione di Santa Lucia e con fermata di destinazione è Zattere B.
Ti consigliamo di prendere i biglietti del vaporetto online perché così risparmi le solite lunghissime code in biglietteria e potrai recarti direttamente alle obliteratrici per il vaporetto con il codice che ricevi via mail.
Cosa vedere nei dintorni dello Squero
A pochi minuti a piedi troviamo la celebre Gallerie dell’Accademia, la più grande raccolta di opere d’arte veneziana e veneta, con autori come Tintoretto, Tiziano, Canaletto e Giorgione.
A soli 5 minuti a piedi merita decisamente una visita la Collezione Peggy Guggenheim, una delle più complete collezioni d’arte dedicate al XX secolo. Noi ci siamo stati e ci sentiamo vivamente di consigliarla, se dovessimo definirla in una parola? Sorprendente!